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Crediti NPL: cosa sono i crediti deteriorati

Crediti NPL: cosa sono i crediti deteriorati

Crediti NPL: I crediti deteriorati sono destinati ad una forte crescita nei prossimi mesi, ma anche nei prossimi anni, è questo quanto emerge dalle analisi eseguite dalla Banca Centrale Europea considerando la situazione attuale a livello mondiale.

Spesso però la maggior parte delle persone ignora il significato di crediti deteriorati, solamente perché non è un argomento all’ordine del giorno. In questo articolo andremo a far chiarezza su cosa si tratta e quali accorgimenti saranno necessari nel corso del tempo.

Dal 2020 su tutto il territorio mondiale si sta combattendo la pandemia Covid-19. La situazione sanitaria mondiale ha visto momenti difficili ovunque e in ogni nazione, dovendo arrivare a misure estreme per poter contrastare questa malattia, che ha causato milioni di morti in tutto il mondo. Ancora oggi, in ogni nazione si contrasta la patologia e siamo ormai quasi certi che il virus non andrà a scomparire ma sarà una realtà che ci accompagnerà a lungo andare.

Una transizione impegnativa

Tutto quello che è stato fatto, negli ultimi anni per contrastare il Covid- 19, ha avuto un impatto importante sulla situazione economica di ogni paese, vedendo migliaia di aziende chiudere e migliaia di persone perdere il lavoro. Ciò sta a significare che quelli che ci attendono non saranno anni facili né per i comuni cittadini, né per le aziende, né tantomeno per gli istituti finanziari e bancari.

Uno tra i servizi maggiormente offerto dai sistemi bancari è quello di erogare prestiti e mutui per l’acquisto di prodotti o immobili, per garantire liquidità, a persone e imprese. Questi mutui o prestiti vengono elargiti dopo che una banca analizza un potenziale cliente. Per verificare se è in grado di restituire la somma di denaro prestata inclusa degli interessi.

C’è però da dire che a causa della pandemia e dell’arrestarsi dell’economia, con la chiusura di molte aziende e la perdita del lavoro per tante persone, non tutti oggi sono in grado di restituire i prestiti pagando la mensile rata prevista. E quando un cliente (imprenditore, società o privato che sia), non è in grado di restituire il prestito, quella somma di denaro erogata viene definita un credito deteriorato. Scopriamolo meglio nelle prossime righe.

L’attività bancaria

Da sempre l’attività bancaria principale richiesta è quella di erogare somme di denaro sotto forma di prestiti, che gli imprenditori utilizzano per investire nelle attività mentre i privati verso l’acquisto di beni mobili o immobili. Per ogni prestito la banca richiede degli interessi che rappresentano proprio il profitto bancario, ossia il suo ritorno d’investimento. Se un debitore continua a pagare le sue rate mensilmente, rispetta i termini di pagamento e restituisce il prestito nei tempi previsti viene definito “in bonis”.

Quando invece il debitore per un qualsiasi motivo non può restituire il credito ricevuto, e quindi diventa inadempiente nei confronti della banca, quel credito viene chiamato credito deteriorato e in questo caso i debitori vengono identificati “di cattiva qualità”. Come abbiamo anticipato visto il periodo storico che stiamo attraversando, ci sarà un’impennata e una crescita dei crediti deteriorati perché saranno moltissime le persone non in grado di restituire i prestiti.

In che momento si parla di crediti deteriorati?

Non sempre però un debitore in difficoltà rientra nei crediti deteriorati, di fatti si rientra in questo settore solamente quando la banca stabilisce che è improbabile che il debitore rimborserà il prestito. Oppure nel caso in cui sono trascorsi più di 90 giorni dal termine in cui dovevano essere erogate le rate prestabilite. 

L’importanza del monitoraggio

È importante perciò che ogni banca che eroga mutui faccia particolare attenzione ai crediti erogati. Il monitoraggio in questo caso è essenziale, perché permette di individuare tempestivamente tutti quei debitori che rischiano di diventare dei crediti deteriorati. 

Quali sono gli effetti negativi dei crediti deteriorati?

La crescita del tasso dei crediti deteriorati è un danno a tutta la società, questo perché porterà ogni banca ha cercare il modo più corretto per tutelarsi, contenere le perdite e restare in attività. Ciò vuol dire che una banca chiederà sempre più garanzie sulle richieste dei prestiti e al tempo stesso diventerà molto selettiva, scegliendo solo i casi in cui c’è un’alta probabilità che il prestito erogato venga interamente restituito. 

Il credito deteriorato grava moltissimo sulle banche perché indeboliscono la sua redditività, generano delle perdite che possono essere di varia entità, riducono gli introiti derivati dall’erogazione dei prestiti. Ciò vuol dire che una banca per tutelarsi dovrà anche creare un fondo per coprire le perdite derivate dal credito deteriorato. 

Più sono le banche coinvolte in questo genere di situazione più sarà l’impatto che si avrà sull’intera economia mondiale. 

Cosa si può fare per contrastare la comparsa dei crediti deteriorati?

Le uniche operazioni che permettono di contrastare questo fenomeno sono:

  • Il monitoraggio di ogni prestito erogato, così da poter intervenire tempestivamente e risolvere la situazione sfruttando altri strumenti. Ad esempio, la banca può offrire al cliente una consulenza sulle sue finanze, offrire una dilatazione del prestito, offrire più tempo per la restituzione con un abbassamento della rata mensile ecc..
  • L’altra operazione è quella di concedere i prestiti solo quando c’è la certezza che i prestiti vengono rimborsati completamente. Ciò escluderebbe un gran numero di investitori e privati cittadini ma permetterebbe alla banca di non aumentare il numero di casi di crediti deteriorati. 

E nei casi più gravi cosa si può fare?

Nei casi più gravi quando il credito deteriorato è ormai in atto e la banca non ha possibilità di trovare un accordo con il debitore, una delle soluzioni che rimane alla banca è quella di agire per vie legali. Ciò vuol dire che la banca avrà modo di rientrare in parte del credito erogato. 

Un altro metodo è quello di cedere interi pacchetti di crediti deteriorati tramite la cartolarizzazione, questa operazione che porterebbe alla banca la possibilità di rientrare, anche in questo caso, di una parte del credito erogato.

I crediti deteriorati sono perciò da considerarsi un fenomeno negativo, non solo ai danni della banca ma anche ai danni della società e dell’economia di ogni paese. 

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